Bambino, dolce dormire

dormire bambino

Per molti genitori, far dormire un bambino può essere un compito arduo, specialmente se il bambino stesso non collabora e risulta iperattivo.

Sapersi addormentare da soli e dormire tutta la notte è un elemento importante nel cammino verso l’autonomia e la crescita di un bambino. Ogni situazione è differente: ci sono bambini che avvertono l’esigenza di andare a letto, altri che vogliono vivere la giornata all’infinito.

Di sicuro regole certe ed abitudini consolidate, servono fin da piccoli per abituare ai comportamenti ripetivi ed educativi. Per cui stabilire un orario per dormire, un rituale (igiene personale, pigiama, una favola, un breve racconto, la voce bassa, le luci soffuse in casa, ecc.) è per il bambino il riconoscimento di qualcosa di importante da dover fare.

insonnia bambinoPiù semplice iniziare fin da piccoli: buona pressi fa dormire fin da subito il neonato nella sua culla accanto ai genitori, per poter passare gradualmente nella sua stanza. Questo aiuta il bambino a comprendere quali siano i suoi spazi, le sue autonomie. È preferibile mettere il neonato a letto quando è sveglio invece di “appoggiarlo” quando si addormentato in braccio, così capirà come fare ad addormentarsi. Fare in modo che la stanza in cui si trova abbia la luce soffusa, lontana da rumori, se necessario coccolarlo, farlo dormire con pupazzi con cui gioca durante il giorno. Poi verso i 12 mesi, si può iniziare a stabilire le regole, le abitudini, aiutando il bambino a dormire da solo. Intorno ai 6 anni, il bambino deve poter riconoscere da solo, l’esigenza di andare a letto ed addormentarsi da solo.

Non c’è però da preoccuparsi se un figlio non segue le tappe descritte, può essere solo una questione di tempo o di relazione con i genitori. Altre volte i bambini prendono sonno facilmente, ma di notte si svegliano cercando uno dei due genitori. Questa può essere un disturbo del sonno dovuto a fattori psicologici, che non hanno bisogno di farmaci ma di soluzioni all’interno del nucleo familiare (paura per la scuola, genitori poco presenti, attenzioni insufficienti, ecc.), oppure perché ha fatto un brutto sogno, per l’eccessivo caldo o freddo della stanza. Altro problema notturno, che sveglia il bambino è la pipì al letto: è sempre un segnale psicologico da valutare, ma i genitori devono prenderlo con tranquillità ,come la normalità.

Infatti, per evitare questo imprevisto, basta non far bere il bambino almeno trenta minuti prima di dormire, fare la pipì prima di andare nel letto, proteggere il materasso, rassicurarlo, mai rimproverarlo. Questo disturbo si risolve spontaneamente intorno ai 6 anni di età, se dovesse durare, il pediatra può stabilire l’intervento da seguire.

Quanto devono dormire i bambini?

Da 0 a 3 mesi il neonato può dormire  anche 16 ore al giorno. Man mano che cresce dormirà meno, dai 3 anni ai 6 anni, possono dormire dalle 8 alle 14 ore al giorno, compreso il “pisolino” del pomeriggio. Generalmente, un bambino dopo i 6 anni deve dormire di notte almeno 10 ore. Il riposo serve per rafforzare il sistema immunitario, ridurre lo stress ossidativo, sviluppare il sistema neuro vegetativo, il giusto ritmo sonno-veglia, fa crescere meglio il bambino, migliorandone il metabolismo.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*