Il sole è una fonte naturale di vitamina D. Esporre il corpo alla luce del sole, vuol dire assorbire vitamina D utile per la formazione ed il buon mantenimento del sistema scheletrico e non solo. La vitamina D è importante proprio per il contributo offerto al nostro corpo in termini di crescita e mantenimento delle ossa. La carenza di questa vitamina, determina problemi più o meno gravi sia che si tratti di bambini, sia che si tratti di anziani. Infatti, la carenza di vitamina D può esserci in un individuo per numerose motivazioni:
- Un regime alimentare squilibrato;
- Assenza di esposizione ai raggi UVB;
- Assenza di attività all’aria aperta;
- Carnagione scura;
- Alterazione del fabbisogno di vitamina D;
- Cattivo assorbimento intestinale della vitamina D;
- Malattie inerenti il fegato o i reni.
È da ricordare, come proprio nel periodo estivo, in cui c’è più disponibilità di sole ed il numero di ore di esposizione è superiore a quello invernale, che anche la crema solare con protezione superiore a 15 riduce l’assorbimento della vitamina determinandone una carenza.
Quali fattori possono determinare carenze di vitamina D?
Sicuramente l’età avanzata è un fattore di rischio poiché la cute diventa meno efficiente per l’assorbimento. Inoltre, un metabolismo alterato diventa esso stesso elemento di rischio come ad esempio il fumo di sigaretta. Il grasso adiposo “scherma” la vitamina, causando una minore disponibilità.
Quali malattie provoca la carenza di vitamina D?
Nei bambini la carenza di vitamina D, specialmente nei primi mesi di vita è fondamentale per irrobustire l’apparato muscolo-scheletrico. Una malattia causata da carenza di vitamina D nei bambini è il rachitismo, vale a dire una scarsa mineralizzazione ossea nella fase di crescita. Col tempo il rachitismo porta alla deformazione causata dal carico del peso del corpo e dalla massa muscolare in crescita. Chi soffre di rachitismo ha le gambe storte, mascella deformata, la cassa toracica non sviluppata, un viso di dimensioni ridotte. Un tempo questa condizione era diffusissima nella popolazione dei bambini, oggi i protocolli pediatrici impongono di somministrare la vitamina D fin dalla nascita per cui il rischio rachitismo è limitato. Negli adulti, una carenza di vitamina D porta all’osteomalacia ed all’osteoporosi. L’osteomalacia è caratterizzata da ossa dolenti e facilmente fratturabili, debolezza muscolare, lombalgia cronica, dolore alla cinta pelvica e delle gambe.
Una carenza di vitamina D può determinare problemi cardiovascolari?
Generalmente, la vitamina D viene associata alle ossa mentre è stato riscontrato come questa vitamina sia determinante per le malattie ed i disturbi del sistema cardiovascolare. Ipertensione, sindrome metabolica, diabete, sono malattie riconducibili a carenza di vitamina D. non è solo la vitamina D ad essere carente ma combinando più fattori (vita sedentaria, regime alimentare, obesità), si determinano problemi cardiovascolari.
Può bastare un dieta a base di calcio per evitare la carenza di vitamina D? Quali cibi preferire?
Il regime alimentare da solo può essere d’aiuto, ma devono essere più elementi a prevenire l’insorgere di qualunque problema: vita sana ed all’aria aperta, smettere di fumare e bere alcool, avere un peso corporeo sotto controllo. La vitamina D è contenuta:
- Fegato;
- Tuorlo d’uovo;
- Latte e derivati;
- Burro;
- Olio di pesce;
- Sardine;
Occorre dire che non sono gli alimenti a determinare una corretta assunzione della vitamina poiché il calcio contenuto dagli alimenti è molto basso e gran parte della vitamina D viene assorbita per esposizione cutanea.
Anche assumere quantità superiori al fabbisogno corporeo è dannoso in quanto può provocare fenomeni di tossicità: contrazioni e spasmi muscolari, vomito, problemi intestinali, cefalea.
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