La Gengivite

Gengivite

Le gengive, spesso sottovalutate, hanno una funzione fondamentale per la bocca, i denti, la lingua, ecc.

La malattia più comune delle gengive infiammate, si chiama gengivite ed è caratterizzata da arrossamento, gonfiore, sanguinamento. La causa più frequente è l’eccessiva presenza di placca non rimossa, questo perché essa si compone di numerosi ceppi batterici che depositandosi sulla superficie del dente, con il trascorrere del tempo si trasforma in placca, modificandone anche il colore. Possono essere altre le cause della gengivite, tra queste si ricordano anomalie strutturali dei denti, fratture radicolari, oppure ricostruzioni dentali non idonee, così come alcuni ormoni (androgeni, estrogeni, progesterone), possono influire sulla malattia. Per quest’ultimo motivo si riscontrano in età adolescenziale o in gravidanza. Recenti studi hanno dimostrato che anche la carenza di alcune vitamine come la A, B2, B12, favoriscono la malattia.

Quindi, la gengiva è una parte fondamentale della nostra bocca e del nostro sorriso. Denti sani, perfetti, resistenti, sono il risultato della gengiva sana e curata. La gengivite, specie allo stato infiammatorio iniziale, può essere curata con successo, restituendo una dentatura ed una bocca sana. Mentre se trascurata può evolvere in paradontite, malattia ancor più aggressiva che può portare alla perdita dei denti.

I batteri presenti nella placca, vanno ad infettare la gengiva, fino allo strato più profondo, intaccando i denti con sintomi quasi transitori, poi sempre più cronici.

Il primo campanello d’allarme è nel sanguinamento durante lo spazzolamento dei denti. Quello è un segnale importante che qualcosa non sta funzionando nella nostra bocca.

A questo punto occorre l’intervento di un dentista che con una semplice visita può comprendere se si tratta di placca da rimuovere o è qualcos’altro. Generalmente, la raccomandazione più frequente riguarda una corretta e scrupolosa igiene orale, finalizzata alla prevenzione: lavarsi i denti  almeno dopo i pasti principali, usare il filo interdentale o uno spazzolino con idropulsore, usare collutorio adeguato.

È buona abitudine effettuare almeno ogni sei mesi un controllo presso il vostro dentista, per eliminare la placca prima che diventi tartaro fin dentro le sacche gengivali provocando disturbi seppur lievi. E’ bene anche sapere che vi sono numerosi cibi che risultano aggressivi per i denti e che li indeboliscono, causando perdita di brillantezza e resistenza (cibi o bevande acide o gassate) o come gli zuccheri che contribuiscono al proliferare dei batteri che pian piano danneggiano non solo i denti ma anche altre parti della bocca. Evitare di masticare cibi troppi duri che potrebbero danneggiare la gengiva al punto di creare micro lesioni in cui possono depositarsi piccole quantità di cibo. Comprendere se altri sintomi siano l’inizio della gengivite (sensibilità al caldo o freddo di alcuni denti, la sensazione di debolezza nella masticazione, avvertire leggerissime scosse su alcuni denti ingerendo bevande, ecc.)

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