La celiachia è la malattia infiammatoria dell’intestino, i cui casi diagnosticati in Italia, purtroppo sono in aumento. È una malattia generata dalla intolleranza al glutine, contenuto in numerosi alimenti.
In Italia è considerata una vera e propria malattia sociale. La persona affetta da questa malattia non può introdurre nel suo organismo, alcun cibo contenente o contaminato da glutine, in quanto si scatenano reazioni allergiche più o meno gravi. In linea di massima, i villi intestinali impediscono di assorbire i principi nutritivi, dando origine alla atrofia dei villi intestinali. Quali sono i sintomi della celiachia?
Posso variare da persona a persona, ma di solito i sintomi maggiormente conosciuti sono quelli che riguardano disturbi gastrointestinali, con diarrea, feci maleodoranti, accompagnati da perdita di peso e spossatezza. Altre volte si manifesta con la carenza di ferro, per questo è difficile diagnosticarla senza test attendibili.
Per diagnosticare correttamente la celiachia occorre effettuare un test sierologico, somministrando specifici anticorpi. Successivamente si effettua una biopsia dell’intestino tenue, per valutare i villi intestinali (se sono danneggiati o meno). Alcune volte è sufficiente una semplice analisi del sangue, valutando la reazione degli anticorpi alla proteina VP7.
Una volta diagnosticata la malattia, l’unica cura possibile è la dieta senza glutine, vale a dire escludendo tutti i cibi privi di glutine, anche i piccolissimi quantità, ma anche facendo attenzione ai farmaci ed integratori privi di glutine (leggere sempre la dicitura “no glutine”).
In commercio oggi esistono diversi alimenti, sostituitivi dei classici contenente glutine, come ad esempio il pane, la pasta, farine, biscotti, per è più semplice condurre una vita senza squilibri rispetto a quello che accadeva decenni fa in cui le privazioni erano numerose e gli alimenti da ingerire erano limitati. Sono costosi, ma il Servizio Sanitario Nazionale prevede il rimborso presso strutture autorizzate, farmacie, negozi specializzati. Non esistono al momento terapie per risolvere il problema, anche se negli ultimi anni si sta pensando ad un vaccino non ancora sperimentato.
Spesso la celiachia si accompagna ad altre intolleranze o allergie alimentari: lattosio, nichel, frutta secca, ortaggi, uova. È bene ricordare che un’intolleranza si manifesta come una reazione avversa ad un cibo, mentre l’allergia alimentare è una reazione eccessiva del sistema immunitario. La prima può essere controllata, introducendo poca quantità di cibi intollerati, nel secondo caso i cibi devono essere eliminati del tutto. Tuttavia, le intolleranze sono del tutto temporanee, per cui eliminando del tutto il cibo intollerato, in poco tempo scompare anche l’intolleranza stessa.
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