La vita frenetica di ogni giorno, una scorretta alimentazione, lo stress accumulato, gli stili di vita non adeguati, possono indebolire il nostro sistema immunitario e di conseguenza alcuni organi si possono ammalare con conseguenze più o meno gravi per la salute della persona. Un distrurbo comune, definito da molti medici “la malattia del nostro millennio” è proprio quello riguardante il colon. Quest’organo ha la funzione di eliminare le scorie del nostro organismo, derivanti da ciò che mangiamo, ma non solo: esso è un secondo cervello, vale a dire è l’organo in cui trovano posto le emozioni dell’uomo, le gioie, i dolori, le preoccupazioni, l’ira, e tanto altro ancora.
Spesso, chi soffre di colon irritabile, lo deve in particolar modo a fattori psicologici inconsci, che causano disturbi evidenti tra cui dolori addominali, frequenti ed irregolari evacuazioni, spossatezza, aria nell’intestino.
Questo disturbo può colpire chiunque, spesso le persone emotive o quelle che hanno uno stile di vita frenetico e stressante. E’ un tipico disturbo della società industrializzata.
Vi sono fattori genetici, alimentari, ambientali, psicologici, immunitari ed ormonali.
Alla base del disturbo c’è l’aumento della sensibilità del colon, che si irrita in conseguenza degli stimoli esterni.
I principali sintomi sono:
- Fastidio presente durante la giornata, che si riduce con l’eliminazione di feci o gas;
- Alternare momenti di stitichezza a momenti di irregolarità;
- Eccessivo gonfiore addominale.
Sono già questi alcuni campanelli d’allarme di un disturbo che potrebbe diventare cronico o ciclico.
Infatti, spesso i disturbi del colon irritabile, vengono confusi con intolleranze alimentari, allergie ad alimenti specifici, a intossicazioni. Il medico di famiglia può indicare la strada migliore per curarlo o quanto meno alleviarne i sintomi o prevenirli. A volte si nascono altre problematiche, che solo esami specifici possono far emergere ed eliminare. Esami specifici (colonscopia o radiologia) possono fornire allo specialista un quadro più dettagliato del problema, escludendo altre patologie.
Correggere l’alimentazione, potrebbe rappresentare un primo passo verso la riduzione sostanziale dei disturbi associati.
Aumentare i cibi contenenti fibre per consentire all’intestino di svuotarsi, ridurre i cibi che provocano fermentazione, sono due consigli utili e semplici.
Legumi, carciofi, cavoli, cipolle, verza, patate, melanzane, oltre alla frutta eccessivamente zuccherina, sono cibi dannosi per chi soffre di colon irritabile.
Preferenza per finocchi, verdure amare, rucola, mele e pere.
Ci sono alcuni farmaci che regolano la spasticità del colon consentendo un movimento naturale, utilizzando in associazione dei fermenti probiotici, per mantenere i batteri migliori nelle condizioni ideali per svolgere al meglio il loro compito nell’intestino.
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