Gli uomini non fanno prevenzione, perché’?

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Sono sempre più gli uomini che trascurano la prevenzione, per imbarazzo o perché credono di essere invincibili. Invece, anche l’uomo deve imparare a capire meglio il suo corpo, ascoltano i campanelli d’allarme, per prevenire i disturbi prima che diventino più complessi.

È risaputo che la miglior cura è la prevenzione, tutti lo diciamo ma in Italia sono ancora pochi quelli che la mettono in pratica con piccoli accorgimenti.

Le problematiche più diffuse nell’uomo riguardano la sfera sessuale, riproduttiva, vale a dire la prostata, la vescica, i testicoli, ma anche problemi transitori come una banale cistite o uretrite. In passato, il primo controllo agli uomini veniva effettuato durante la visita per il servizio di leva obbligatorio, in cui emergevano disturbi anche congeniti. Oggi, che quest’obbligo non vi è più, occorre studiare percorsi mirati per consentire fin dall’adolescenza, una prevenzione ad ampio spettro della salute dell’uomo.

prevenzione salute uomoSi dovrebbero imparare stili di vita sani fin da piccoli, comprendendo che le malattie sessualmente trasmissibili, possono essere scongiurate con comportamenti sessuali consapevoli, come ad esempio uno importante riguarda l’uso del preservativo. Peggio ancora quando si fa uso ed abuso di alcool e fumo, sostanze dopanti. Questi comportamenti danneggiano col passare del tempo, la salute dell’apparato sessuale e riproduttivo dell’uomo.

Esistono strutture sanitarie che consentono gratuitamente in Italia, l’auto diagnosi, così come avviene per le donne con l’autopalpazione del seno per scoprire l’eventuale presenza di noduli. Anche per l’uomo è fondamentale conoscere la morfologia ed il funzionamento del genitali ed attraverso l’autopalpazione, scoprire eventuali anomalie. Questo approccio è utile fin dalle scuole superiori, attraverso la formazione specifica, per riuscire a scardinare il tabù legato alle prestazioni sessuali o alla capacità di avere un’attività sessuale.

Pensiamo che il varicocele riguarda il 25%  dei ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 30 anni di età, scoperto quasi per caso nella maggior parte dei casi. Vi è la prostatite che interessa gli uomini dai 40 anni d’età in poi. Per l’uomo al di sopra dei 60 anni d’età si parla invece di ipertrofia prostatica benigna, vale a dire l’ingrossamento della prostata, che con il passare degli anni invecchia, dando origine a disturbi di varia natura, fino ad arrivare al carcinoma prostatico.

Per questo motivo è indispensabile effettuare una visita urologica fin dai 15 anni d’età, per stabilire con il proprio medico il giusto programma di prevenzione. Anche la vaccinazione contro il Papilloma Virus (HPV) rappresenta uno strumento per prevenire il tumore al pene, ano, bocca e faringe. Spesso non si è nemmeno a conoscenza di aver contratto il virus finchè non viene evidenziato da una semplice analisi del sangue. L’uomo può esser contagiato ma anche essere portatore del virus stesso.

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