Inquinamento indoor: i pericoli per la salute

inquinamento indoor

Quando si parla di inquinamento, esso viene percepito come un problema che riguarda solo gli ambienti esterni. Restare in un luogo chiuso non diminuisce il rischio di esposizione ad sostanze tossiche o aria inquinata. Il concetto di ”inquinamento indoor’‘ si riferisce proprio alla combinazione degli effetti che gli agenti inquinanti esterni hanno sulla nostra salute insieme ad altre sostanze ugualmente tossiche che persistono negli ambienti chiusi.

Principali inquinanti indoor

Queste sostanze di diversa forma e natura sono devastanti per l’organismo umano e sono rintracciabili in oggetti di uso comune quali detersivi, diffusori per la casa ma anche depositi di polvere e fumo di tabacco o di cottura. Generalmente gli inquinanti interni sono divisi in tre grandi categorie: fisici, biologici e chimici.

Il primo gruppo riguarda elementi facilmente percepibili dall’uomo ed altri esseri viventi oltre che da specifici apparecchi in grado di rivelarne la quantità. Essi influenzano l’equilibrio psico-fisico creando gravi disturbi, stress e carenza di concentrazione. In questa categoria rientrano:

  • il radon, gas radioattivo sprigionato dal contatto dell’edificio col suolo o dal deterioramento di materiali edilizi come il tufo;
  • i campi elettromagnetici, generati dalla presenza di apparecchiature elettriche in casa come cellulari, elettrodomestici, router wifi o impianti elettrici non schermati;
  • l’umidità.

Gli inquinanti indoor biologici sono gli agenti ”vivi” dannosi come virus, batteri, allergeni, funghi e muffe e la loro presenza è correlata a quella di elementi appartenenti ad altre categorie. Muffe e funghi delle pareti scaturiscono da un mancato trattamento dei muri e dal loro deterioramento per via dell’umidità. Virus e batteri provengono dall’esterno e si annidano nei luoghi chiusi se questi ultimi non sono sufficientemente arieggiati mentre acari e pollini invece sono allergeni riscontrabili nella polvere.

Gli inquinanti chimici sono il prodotto dei residui di molti oggetti utilizzati quotidianamente: sigarette, deodoranti, detergenti, insetticidi ma anche vernici. L’amianto, ad esempio, nonostante l’accertata pericolosità e il divieto di utilizzo da parte della legge è ad oggi ancora diffuso e risulta difficile quantificare le strutture che ne occultano resti o interi lavorati.
Il contatto e l’inalazione prolungata degli inquinanti chimici tra cui monossido di carbonio, zolfo, benzene, monossido e ossido di azoto, hanno diverse conseguenze come irritazioni cutanee o della vista, mal di gola, complicazioni respiratorie e in caso di esposizioni più acute o soggetti più sensibili anche la morte.

In aggiunta, è bene precisare che gli ambienti circoscritti non isolano nè riparano dall’inquinamento esterno ma trattengono le sostanze che vengono da fuori le quali mischiano i loro effetti con quelle già presenti internamente.

Inquinamento indoor: rischi per la salute

L’ inquinamento indoor ha effetti negativi sulla salute, come confermato anche dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’esposizione prolungata ad alcuni inquinanti indoor si associa a un maggiore rischio di irritazioni, sintomi respiratori acuti, iper-reattività bronchiale, infezioni respiratorie e sensibilizzazione allergica. Si potrebbe andare incontro a:

  • allergie;
  • asma;
  • cefalee;
  • insonnia;
  • tosse e mal di gola;
  • infiammazioni delle vie respiratore e degli occhi.

La soluzione principale all’inquinamento indoor è un periodico ma costante arieggiamento dei locali: tenere due o tre volte al giorno le finestre aperte per cinque minuti circa non consentirà solo un ricircolo dell’aria ma garantirà una maggiore purezza e anche se ciò comporta un’eventuale esposizione ad agenti esterni, si ridurrà la presenza di quelli interni evitando un mix di entrambi. Inoltre è preferibile l’uso di prodotti ecologici o con una carica chimica meno aggressiva.

In caso di inquinanti biologici o fisici, le opzioni a disposizione sono molte: una manutenzione dello stabile e degli impianti gas ed elettrici, trattamenti antimuffa o deumidificatori miglioreranno la qualità dell’interno.  Utile allo scopo di misurare la presenza e la quantità di sostanze contaminanti nocive per la salute effettuare il monitoraggio aria degli ambienti. 

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