L’onicomicosi: prevenirla e curarla

onicomicosi unghia

Se notate un’unghia di colore differente, con alle sue estremità un colore giallo, allora probabilmente è l’inizio di un disturbo frequente chiamato onicomicosi o più semplicemente si tratta di un’infezione dell’unghia dovuta alla presenza di funghi patogeni. A volte ci si può confondersi con una dermatite o una paronchia, ma nella maggior parte dei casi si tratta di onicomicosi.

Il fenomeno può essere circoscritto ad una sola unghia (di solito quella dell’alluce) o diffondersi anche alle altre accanto. Nella fase iniziale, l’unghia colpita dal fungo assume un colore differente dalle altre, generalmente giallo-verdognolo, mentre con il passar del tempo la superficie può diventare più spessa, sgretolarsi, provocando dolore.

Quali fattori favoriscono l’insorgere di questa infezione?

  • Luoghi umidi quali ad esempio gli spogliatoi di una palestra, la piscina, il piatto doccia;
  • Sistema immunitario debole o indebolito da abuso di farmaci tra cui gli antibiotici;
  • L’eccessiva sudorazione dei piedi e la loro permanenza per molte ore, nelle scarpe;
  • Persone con diabete e gli anziani.

Il meccanismo è piuttosto semplice: il fungo penetra nello spazio interposto tra il letto ungueale e l’unghia stessa, proliferando. Come si può intervenire? In generale, le onicomicosi hanno un processo di guarigione lungo in quanto occorrono farmaci specifici (antimicotici) per contrastare ed eliminare il fungo. Sono contagiose e provocare la perdita dell’unghia, oppure essendo la superficie stessa debole, si può sgretolare o frammentare, con conseguente dolore e cattivo odore. A volte, se l’infezione viene trascurata, può estendersi anche alla pelle del piede, provocando danni peggiori.

La soluzione migliore è quella di consultare il proprio medico di base che sceglierà la cura migliore, magari effettuando un piccolo prelievo di unghia da far esaminare al laboratorio per individuare il fungo responsabile del problema. Senza alcun dubbio, la prevenzione è la miglior cura possibile:

  • Corretta e quotidiana igiene delle mani, dei piedi;
  • Cambiare spesso le calze e disinfettare le calzature usate;
  • Diminuire il tempo di permanenza dei piedi nella calzature;
  • Usare ciabatte per fare la doccia e camminare a bordo piscina o in luoghi caldo-umidi (ad esempio nelle saune);
  • Avere unghie asciutte e pulite prima di indossare le scarpe;
  • Tagliarle regolarmente e controllare la forma ed il colore.

Per debellare il fungo sono utili gli antimicotici ad azione locale, sotto forma di smalti o pomate, altre volte sono utili farmaci ad ampio spettro. In media, per debellare la malattia e restituire un unghia sana, occorrono 6-9 mesi, ed il rischio di ricaduta può essere alto, per cui occorre effettuare un trattamento ciclico preventivo annuale. Nei casi più gravi, il medico prevede come unica soluzione, l’asportazione dell’unghia malata.

Oltre alle terapie tradizionali per curare le unghie malate esistono rimedi naturali, ma sono davvero utili?

Riescono a debellare l’infezione?

La fitoterapia può servire grazie alle piante con azione immunostimolante, vale a dire quelle che aiutano il sistema immunitario a rafforzarsi. Tra le più importanti ci sono certamente l’echinacea, il noce che inibisce il proliferare del fungo ed inoltre esercita un’attiva antibatterica. Non bisogna sottovalutare questo problema in quanto non è solo riconducibile ad un’esigenza estetica, ma spesso se trascurato può provocare danni gravi alle unghie ed ai tessuti.

Come trattamento topico per circa 12 mesi si potrebbe applicare un unguento a base di mentolo, canfora, olio essenziale di trementina, di eucalipto, di legno di credo, ogni giorno sull’unghia interessata dal fungo, è risultata efficace come un qualsiasi antimicotico. Anche l’albero del tè (olio di melaleuca) è un rimedio utile per contrastare l’infezione, per almeno 6 mesi direttamente puro sull’unghia.

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